Stones Stories
un progetto d’arte per lo spazio pubblico a cura di Valentina Gensini Stone stories nasce dagli incontri intercorsi tra gli artisti e gli abitanti di San Francesco. Nei loro racconti, dalle esperienze che una parte di questa comunità condivide, il fiume Sieve è sempre percepito da un punto di vista interno, a contatto con l’acqua. Il paesaggio, le regole dell’ecosistema sono dunque un soggetto da vivere in maniera immersiva e non da osservare dalle sponde. Questa disposizione dello sguardo e del corpo è un valore da tramandare per custodire i ricordi, per restituire agli abitanti l’occasione di conoscere il fiume, perché riconduce ad una cultura contemporanea del paesaggio sempre più attenta a comprendere piuttosto che, semplicemente, a guardare.
Il guado tra San Francesco e Pontassieve riconduce i cittadini vicino all’acqua, evidenziando il fiume come elemento di unione. A segnare questa relazione tra il fiume, il tempo e le due comunità, gli abitanti sono invitati a incidere una data per loro importante sui massi che compongono il passaggio. Affidate al corso ineffabile dell’acqua, le date rendono esplicito il valore di questo elemento naturale quale silenzioso custode di storie personali e di una ricca memoria collettiva. L’intervento di Studio++ sul fiume Sieve è l’esito di un percorso di ricerca condotto sulla cittadinanza, quindi condiviso con il Genio Civile e con le Commissioni Ambientali delle Municipalità coinvolte.
L’ascolto delle storie e dei ricordi che la gente del luogo conserva del fiume (tradotto in video-interviste), ha condotto gli artisti verso una consapevolezza precisa: per questa comunità il fiume non è un oggetto da osservare dalle sponde, ma un luogo da vivere dal suo interno, entrandoci per bagnarsi, pescare o semplicemente per ascoltarne il suono.