A quarant’anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini (2 novembre 1975), attraverso un progetto di collaborazione tra Regione Toscana e Comune di Firenze, alcune delle più importanti istituzioni cittadine propongono un programma condiviso nella volontà di ricordare e riscoprire questa complessa figura di intellettuale, poeta, drammaturgo, regista, scrittore. Il Museo Novecento dedica tre appuntamenti di taglio interdisciplinare tra musica, cinema e analisi di un immaginario fortemente legato alle arti visive. Le Murate. Progetti Arte Contemporanea ricorda la figura del poeta con un reading di poesie dell’autore a cura di poeti contemporanei il 5 novembre e il Gabinetto Vieusseux offrirà agli studenti delle scuole superiori l’opportunità di una visita guidata nelle stanze dell’Archivio Contemporaneo nel Palazzo Corsini Suarez dove è conservato il Fondo dei manoscritti di Pasolini, oltre dipinti, oggetti e disegni del poeta. La rassegna al Museo Novecento comincia domani, mercoledì 28 ottobre, con “Pier Paolo Pasolini, il corpo profetico. Studi sullo stile di Bach. Melologo su testo di Pier Paolo Pasolini”, a cura di Murmuris e della Multiresidenza Flow del Teatro Cantiere Florida. Con questo appuntamento si apre inoltre la rassegna dedicata a Pasolini dal Teatro Cantiere Florida che prosegue con “MA” di Antonio Latella e la sua Compagnia Stabilemobile, in programma per giovedì 29 e venerdì 30 ottobre. Con “MA”, Latella tratteggia la figura del poeta di Casarsa attraverso le parole, ora rabbiose ora accorate, dell’amatissima madre Susanna, interpretata da Candida Nieri. Infine, sabato 31 ottobre, Versiliadanza presenta “Pensieri e Canzoni”, un evento di danza, musica e letture dedicato al Pasolini paroliere realizzato in collaborazione con figure teatrali di fama nazionale (come Francesca Breschi che da anni lavora con Giovanna Marini sull’opera di Pasolini), giovani formazioni e artisti del territorio. Pasolini: la Poesia e la Storia Dialogo tra i poeti Paolo Maccari e Giacomo Trinci con reading di poesie di Pasolini e proiezioni che aprono un confronto sull’impegno politico ed etico che emerge nella poesia di Pasolini. Modera Marco Marchi. Introduzione di Valeria Brunelli al violoncello, JS Bach, movimenti dalla Suite per violoncello solo n. 1 in sol magg. BWV 1007. Pasolini negli anni friulani definisce Bach “Celeste Bach!”. In una lettera da Versuta, 17 gennaio 1946, Pasolini scrive alla violinista Pina Kalc: “Viltà, pudori, impedimenti si rivelano ora mezzi di una necessità impassibile, che come una corrente ci ha travolti, divisi, isolati in un gorgo. Per questo io mi sento ancora fortemente commuovere dalla sua immagine che suona le suites di Bach; lei ha costruito un edificio solidissimo nella mia vita… Suo Pier Paolo”. In collaborazione con Rive Gauche – ArteCinema. Ingresso libero