coreografie: Antonio Bissiri danzatori: Antonio Bissiri, Martina Monaco, Miriam Re, Salvatore Sciancalepore disegno luci: Fabio Sau immagini / foto fine art: Fabio Sau assistente digitale: Francesca Bonettini collaborazione scientifica: Museo dell’Ossidiana di Pau – Associazione Culturale Menabò coproduzione: Compagnia Prendashanseaux /Progetti Carpe Diem realizzata nell’ambito della residenza artistica “Terre dal cuore di vetro” (promossa e realizzata da Progetti Carpe Diem con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna e dal MIBACT) Pau è il nome di un piccolo paese della Sardegna ai piedi del Monte Arci e rappresenta una delle più significative sorgenti di ossidiana del Mediterraneo. In questo luogo, durante la residenza artistica “Terre dal Cuore di Vetro”, nasce il progetto “Riflessi Ossidativi” costituito dall’esposizione fotografica “I volti dell’Ossidiana” e la performance di danza contemporanea Oxidiana. L’ossidiana è un vetro vulcanico e le specifiche condizioni di raffreddamento rapido della lava sono all’origine della sua omogeneità strutturale e e della sua vetrosità. Questo primo dialogo con il vetro vulcanico, che conserva le stesse proprietà del vetro lavorato dall’uomo, ha spostato la nostra attenzione sul tema del tempo e delle consistenze in costante relazione. Il riflesso è un’altra delle caratteristiche tipiche l’ossidiana. Essa però non riflette come uno specchio, ma il suo riflesso è così singolare e intimo che quasi pare non voglia farsi notare. Questo è il secondo stimolo attraverso il quale abbiamo portato avanti la nostra ricerca coreografica. Il riflesso di se stessi, ma anche la continua dualità a cui l’individuo è inesorabilmente costretto, in cui ciascuna delle due parti può essere compresa solo in relazione al tutto. Fin dai tempi più remoti, due poli archetipi della natura furono rappresentati non solo da luminoso e oscuro ma anche da maschile e femminile, rigido e flessibile, sopra e sotto. Lo scopo della ricerca è quello di provare ad applicare gli elementi più significativi emersi dalla ricerca fotografica e dal nostro approccio al vetro vulcanico, allo studio dei corpi dei danzatori e delle possibilità che questi corpi hanno di tradurre in movimento gli elementi, le immagini e le suggestioni emerse dalla ricerca: Tempo, Consistenze, Riflesso, Spazio.
Nato in Sardegna nel 1982, Antonio Bissiri studia danza prima a Macomer e poi a Roma. Dal 2006 studia improvvisazione e inizia un percorso di approfondimento della tecnica contemporanea con Erika Silgoner, entrando nella Esklan Art’s Factory. Nel 2008 danza per Esklan Art’ Factory alla Rassegna “ L’Arte e il suo Mestiere” Premiazione Cinematografica e Teatrale e nel 2013 a Bordeaux nella pièce Moustache. Nel 2011 danza col ruolo principale nel Film Blind Morning di Daniele Consoli e Massimiliano Coppola. Nel 2013 inizia a lavorare a progetti coreografici personali ed entra nella Compagnia Artemis Danza di Monica Casadei per La Doppia Notte Aida e Tristan. Sempre nel 2013, con Fabio Sau, fonda Prendashanseaux Danza e Fotografia, iniziando un percorso di sperimentazione, legato all’interazione fra più linguaggi artistici, in particolare a quello della Fotografia.