Lo Zodiaco di Emanuele Luzzati.
Il soffitto dipinto per il Centro Bibliografico dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane di Roma, Firenze, Edifir, 2018. A cura di Valentina Filice
Quaderni della Fondazione Ambron Castiglioni, n. 3.
introducono:
Valentina Gensini, Le Murate. Progetti Arte Contemporanea
Alberto Boralevi, Presidente della Fondazione Ambron Castiglioni
interventi di:
Dora Liscia Bemporad, Università degli Studi di Firenze
Lucilla Saccà, Università di Firenze
Sergio Noberini, Direttore del Museo Luzzati, Genova
A dieci anni dalla morte di Emanuele Luzzati la Fondazione Ambron e Castiglioni ha voluto rendere omaggio al grande maestro con questo volumetto sul soffitto ligneo del Centro Bibliografico dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, inaugurato nel 1990 e portato a termine per volontà di Tullia Zevi, la prima donna a guidare questa importante istituzione.
Nonostante la prolificità dell’attività creativa di Emanuele Luzzati, gli innumerevoli riconoscimenti alla carriera e gli eventi espositivi di portata internazionale, la critica ufficiale stenta ancora a collocare questo artista tra i grandi nomi dell’arte contemporanea in generale ed ebraica in particolare. Studiata ora in ambito teatrale ora sotto il profilo grafico, la sua produzione è stata più volte smembrata e vivisezionata secondo un’operazione tassonomica che finora ha impedito di ottenere una visione d’insieme di tutto il suo lavoro.
Tra le principali opere dell’artista, l’inedito soffitto dipinto è forse il lavoro più rappresentativo tra tutti quelli a soggetto ebraico e ci offre la possibilità di riflettere sull’autore, il metodo e le origini di uno stile troppo spesso superficialmente etichettato come ingenuo o infantile e che invece è il risultato di una discussione artistica profonda e consapevole, di un complesso processo di sintesi e rielaborazione di un ricchissimo patrimonio culturale.Un importante episodio della carriera artistica del maestro, ma non tra i più noti, ricostruito dall’autrice con abbondanza di testimonianze documentarie e iconografiche, ulteriore invito alla rivalutazione storica di questo artista, che proprio per la sua appartenenza e allo stesso tempo per la sua universalità e originalità ci ha lasciato una delle tracce più significative di tutto il Novecento. ___________________________________________
Emanuele Luzzati, noto soprattutto come scenografo e illustratore, Emanuele Luzzati è stato maestro in ogni campo dell’arte applicata. Nato a Genova nel 1921, nel 1940 è costretto ad abbandonare la sua città a causa delle leggi razziali. Trasferitosi a Losanna, studia e si diploma all’Ecole des Beaux Arts. Nel corso della sua carriera realizza più di cinquecento scenografie per Prosa, Lirica e Danza nei principali teatri italiani e stranieri, illustra e scrive diversi libri dedicati all’infanzia, esegue svariati pannelli, sbalzi ed arazzi collaborando con architetti per arredi navali e locali pubblici. Luzzati è interprete di una cultura figurativa abile e colta, capace di usare con maestria ogni sorta di materiale: dalla terracotta allo smalto, dall’intreccio di lane per arazzi all’incisione su supporti diversi, ai collage di carte e tessuti composti per costruire bozzetti di scene, di costumi, di allestimenti navali.
Da ricordare le sue collaborazioni con il London Festival Ballet, con il Glyndebourne Festival, con la Chicago Opera House e con la Staatsoper di Vienna. Nel 1972 espone alla Biennale di Venezia nella sezione Grafica Sperimentale. Con Tonino Conte e Aldo Trionfo fonda a Genova, nel 1976, il Teatro della Tosse riprendendo lo spettacolo Ubu re di Jarry. Nel marzo del 1990 si inaugurano a Reggio Emilia, Cavriago, Sant’Ilario e Montecchio quattro sezioni di una grande mostra dedicata all’opera complessiva di Luzzati. Avendo ottenuto due nomination all’Oscar per i suoi film d’animazione La gazza ladrae Pulcinella viene nominato membro dell’AGI (Alliance Graphique Internationale) e dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Nel 1992 gli viene conferita dall’Università di Genova, sua città, la laurea honoris causa in Architettura. L’anno dopo viene allestita la mostra Emanuele Luzzati Scenografo, presso il Centre Georges Pompidou di Parigi a cura dell’Unione dei Teatri d’Europa. L’evento verrà ripreso poi a Roma, Firenze, Bellinzona, Milano, Genova, dove la mostra viene arricchita con un’ampia sezione dedicata all’illustrazione, e Salonicco.
Nel 1995 riceve il Premio Ubu per la scenografia del Pinocchioprodotto dal Teatro della Tosse di Genova di cui, insieme a Tonino Conte e Aldo Trionfo è stato fondatore e direttore artistico. Nel 1998 progetta un parco giochi per bambini per il Comune di Santa Margherita Ligure, ispirato al Flauto Magico di Mozart. Nella casa natale di Mozart a Salisburgo, viene presentata la mostra I Mozart di Luzzati. Nel 2000 sono allestite le mostre Emanuele Luzzati. Viaggio nel Mondo Ebraico al Palazzo della Triennale di Milano e Luzzati-Rodarial Palazzo delle Esposizioni a Roma. Nello stesso anno con la mostra I Mozart di Luzzati, viene inaugurato a Genova il suo museo permanente a Porta Siberia (Area Porto Antico). Seguiranno, fino ad oggi, le mostre tematiche Luzzati incontra Rossini 1960-2001, La fiaba, La grafica teatrale, Luzzati e le Ombre, Emanuele Luzzati. Genova di tutta la vita, L’Opera lirica del ‘900, Viaggio nelmondo ebraico, Luzzati e Rodari. I segni della fantasia, Le navi di Luzzati, Calvino e Luzzati. Fiabe e città.
È nominato dal Presidente Ciampi “Grande Ufficiale della Repubblica”.