MI UNICA MEMORIA
Maryangel Garcia
25 ottobre – 9 novembre
Sala Laura Orvieto, Le Murate. Progetti Arte Contemporanea
Opening giovedì 24 alle 17:30
Alla presenza di
Sara Funaro, Assessora Educazione, Università e Ricerca, formazione professionale, diritti e pari opportunità
Maryangel Garcia, artista,
Valentina Gensini, direttore artistico Le Murate. Progetti Arte Contemporanea,
I versi di Hanni Ossott ispirano il titolo di questa mostra e dell’omonimo libro d’artista qui esposto. Il lavoro di Maryangel Garcia tocca questioni inerenti al genere, al corpo e alla sessualità legando storie individuali e lotte di emancipazione. Il linguaggio della low culture, dalla pornografia alla pubblicità, diventa elemento cardine di una poetica di appropriazione che attinge spregiudicatamente all’immaginario collettivo di matrice machista per trasformarne i segni in riscatto poetico. L’erotismo sublima la brutale reificazione del corpo femminile in visione onirica e occasione di redenzione, i tessuti uniscono pazientemente trame di vissuto in cui la memoria e l’abito riscattano e raccontano una nuova condizione femminile. Il 24 ottobre verrà inaugurata la mostra Mi unica memoria dell’artista venezuelana Maryangel Garcia (fino al 9 novembre, Sala Orvieto, Le Murate. Progetti Arte Contemporanea) . Sculture, ricami e libri d’artista compongono un corpus di lavori che parla del genere femminile, indagandolo a trecentosessanta gradi, dal corpo e alla sessualità.
“Mi interessa – spiega l’artista – l’immagine del corpo come modo di rappresentare il proprio desiderio, come sogno, come erotismo onirico. Le figure entrano a far parte del racconto compositivo dell’opera, dove la parola scritta a volte accompagna, risignifica e ripete l’immagine, questi corpi ricamati e ostentati dalle tele, il più delle volte senza cornice. Ho accumulato immagini da libri di educazione sessuale e riviste pornografiche, appropriandomi di esse e cercando di ricontestualizzare l’immagine, come esercizio di poetizzazione di questi corpi, sia pubblici che anonimi. Le immagini diventano stencil, francobolli, disegni trasferibili che compongono lo spazio dell’opera attraverso impressioni ripetitive e casuali, un’identità frammentata che si manifesta in ciascuna delle serie che compongono la ricerca plastica”.
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Maryangel Garcia, Nata a Caracas nel 1974, ha una laurea in Arte, con specializzazione in Pittura. Si è laureata nel 2005 presso l’Università degli studi superiori in arti plastiche Armando Reveron a Caracas. Ha partecipato a numerose mostre collettive in Venezuela, Belgio, Lussemburgo e Brasile e il suo lavoro ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. I suoi dipinti elaborativi, disegni e sculture sono composti da tessuti, ricami, oggetti collezionati, francobolli e dichiarazioni contestuali. Ispirandosi alla cosiddetta “arte di genere”, Garcia introduce una visione complessa di ciò che significhi essere donna ed amplia le definizioni comuni di relazione umana e sessualità nel mondo attuale. Mescolando tecniche ancestralmente legate alle donne e all’influenza della cultura popolare, crea una narrazione codificata di esperienze personali e collettive, confrontandosi giocosamente con il sacro e il banale. Attualmente vive e lavora tra Prato e Parigi.